25,00 

di Bernadette McDonald
traduzione di Andrea Puglisi
revisione tecnica di Roberto Mantovani

Da Tenzing e Mahdi a Minima G, il trionfo degli alpinisti locali sulle grandi montagne di Himalaya e Karakorum.


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Descrizione

«Eroi Silenziosi è un racconto avvincente che ripercorre il ruolo cruciale – e spesso tragico – degli alpinisti nepalesi, tibetani e pakistani nelle grandi spedizioni sulle vette più alte del mondo. Bernadette McDonald getta nuova luce sulle comunità dell’Himalaya e del Karakorum, per troppo tempo sfruttate dagli alpinisti occidentali, che spesso le hanno trattate come semplice manodopera sacrificabile, più che come reali componenti delle spedizioni. Con rigore e sensibilità, questo libro fondamentale mostra come uomini e donne di queste comunità, a lungo sottovalutate, abbiano infine conquistato il rispetto e l’ammirazione del mondo: oggi sono alpinisti di punta, guide eroiche, imprenditori di successo e protagonisti assoluti del proprio destino».

— Jon Krakauer

Maurice Herzog è ampiamente noto nel mondo dell’alpinismo – e non solo – come il primo uomo ad aver raggiunto la vetta dell’Annapurna. Ma quanti conoscono Ang Tharkay, lo sherpa che, durante la spedizione francese del 1950, trasportò Herzog per chilometri nonostante i suoi gravi congelamenti? Spesso dimenticati nei resoconti ufficiali, gli alpinisti locali dell’Himalaya e del Karakorum, come Tharkay, sono stati elementi fondamentali nelle spedizioni e nelle prime ascensioni delle montagne più  alte e impegnative del mondo. In Eroi silenziosi, la pluripremiata autrice Bernadette McDonald restituisce loro il posto che meritano, offrendo un racconto intenso e appassionato delle imprese di alpinisti sherpa, balti, ladakhi, hunza, astori, magar, bhotia, rai e gurung. Dal tragico esordio delle spedizioni al Nanga Parbat, alla storica salita all’Everest di Tenzing Norgay  nel 1953, fino ai successi meno conosciuti di molti altri,  Eroi silenziosi rende finalmente giustizia a chi è sempre rimasto nell’ombra, sia nella storia che nel presente.

Nel XXI secolo, gli scalatori locali stanno conquistando il centro della scena. Una squadra di alpinisti nepalesi ha recentemente raggiunto per prima la vetta del K2 in inverno – intonando insieme l’inno nazionale nei passi finali verso la cima. L’intero Pakistan ha pianto la scomparsa del leggendario Little Karim, noto per i suoi coraggiosi salvataggi in quota e per il profondo impegno verso la sua comunità. Ma questo riconoscimento è arrivato dopo un lungo percorso: per decenni, una tradizione radicata ha privilegiato gli alpinisti stranieri a discapito di quelli locali. Superare l’ombra di questo colonialismo dell’alpinismo richiede tempo, determinazione e un cambiamento culturale profondo. Grazie a un accesso diretto e privilegiato alle fonti – gli alpinisti e le loro famiglie – e con il supporto di ricercatori sul campo in Pakistan e Nepal, McDonald ha scritto un’opera destinata a rivoluzionare il modo in cui percepiamo la storia e l’eredità dell’alpinismo sulle montagne più alte della Terra.

Traduzione: Andrea Puglisi.
Revisione tecnica: Roberto Mantovani.

L’AUTORE
Bernadette McDonald è una delle voci più autorevoli nel panorama internazionale della cultura della montagna.  Nata a Biggar, in Saskatchewan (Canada), ha fondato la sezione Mountain Culture del Banff Centre e ha diretto per oltre vent’anni i Banff Mountain Festivals. È autrice di numerosi libri dedicati al mondo dell’alpinismo e delle terre alte, molti dei quali sono diventati veri e propri best seller. Tra questi, L’arte di essere libero. Voytek Kurtyka, l’alpinista leggendario, con cui ha vinto sia il Banff Mountain Book Festival sia il Boardman Tasker Award; Tomaz Humar. Prigioniero del ghiaccio, che le è valso il Cardo d’Argento  al Premio ITAS di Trento nel 2010; e Winter 8000, pubblicato in Italia da Mulatero Editore e premiato nel 2021 come miglior libro di alpinismo al Premio ITAS. Instancabile divulgatrice, McDonald continua a tenere conferenze in tutto il mondo, a collaborare con festival e istituzioni culturali, a curare mostre e, soprattutto, a raccontare con passione le storie delle montagne e di chi le frequenta. Vive tra Banff, in Alberta, e Naramata, nella British Columbia. Quando non scrive, si dedica all’arrampicata, all’escursionismo, allo sci e alla coltivazione delle sue adorate viti.

 

Informazioni aggiuntive
Peso 0,6 kg
Dimensioni 27 × 16 × 3,5 cm
Autore

Bernadette McDonald

Formato

14×21,5 cm

Numero di pagine

288

Confezione

cartonato con sovracoperta

Carta

book creamy 70 gr

Fotografie

bianco e nero

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