Descrizione
Lo sci ripido – una volta chiamato sci estremo – ha radici antiche, quasi quanto lo sci stesso. Era il 1910 quando Richard Loeschner scendeva dalla vetta della Marmolada. Nel 1927, il tedesco Lothar Gfrörer ne scriveva un primo manuale, ed Ettore Castiglioni, nella sua Guida sciistica delle Dolomiti del 1942, tracciava itinerari che solo decenni dopo sarebbero diventati classici per i più audaci sciatori-alpinisti. In questo libro, Giorgio Daidola ci accompagna lungo una lunghissima e affascinante discesa nella storia dello sci ripido. Da appassionato e testimone diretto, Daidola se ne occupa sin dagli anni ’70: ha intervistato i pionieri, sciato con leggende come Patrick Vallençant e Stefano De Benedetti, che firma la prefazione del volume e riscrive, in prima persona, il racconto della sua discesa più celebre – tuttora irripetuta. Ma Daidola non si è fermato alla carta. Ha percorso le Alpi con il suo camper, incontrando i protagonisti del presente e del passato: Anselme Baud, Enrico Mosetti, Jimmy Sesana, Gilles Sierro, Benjamin Védrines, Boris Langenstein e molti altri. Ha dialogato con specialisti da tutto il mondo – dagli USA alla Scandinavia, dalla Polonia al Canada – e raccolto le voci di tante donne che oggi scrivono la nuova storia del ripido: Arianna Tricomi, Giulia Monego, Anna Tybor, Tiphaine Dupérier, solo per citarne alcune. Ne nasce un libro unico, imprescindibile per chi ama la montagna dove “non è concesso cadere”. Arricchito da moltissime fotografie, tante delle quali inedite.
«Nella nostra disciplina hanno sempre convissuto almeno due personalità: quella pubblica è stata predominante, ma non ha mai motivato i risultati più importanti. Come già nel passato, i frutti migliori e un rinnovamento autentico verranno dall’altra anima, quella che si ispira a uno sci estremo, legato alle proprie origini di grande e silenziosa passione sportiva e teso verso limiti che ne fanno una vera filosofia».
– Stefano De Benedetti
Sciatore, anzi telemarker, scrittore, docente universitario, viaggiatore con gli sci. A casa sua tutto racconta di una passione sconfinata: lo sci appunto. A partire da una grande biblioteca ricavata da quella che un tempo era una stalla, nell’alta Val dei Mocheni. Autore di Ski Spirit, premio Gambrinus 2016, e nel 2017 di Sciatori di montagna, per Mulatero Editore, coordinatore per 17 anni, insieme a Leonardo Bizzaro e Andrea Gobetti dell’annuario DimensioneSci della Rivista della Montagna (e di tanti altri libri sull’altra sua grande passione, la vela d’altura). Ha pubblicato interviste a quasi tutti i grandi dello sci estremo degli anni Settanta e Ottanta del Novecento e da allora non si è più fermato. La storia dello sci dove è vietato cadere è stata per lui una passione in crescendo, che gli ha permesso di vivere da vicino la vita dei signori e delle signore del ripido di ogni parte del mondo. Come loro, quando vede una montagna bianca, la prima cosa a cui pensa è come sciarla.
Informazioni aggiuntive
Peso | 0,8 kg |
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Dimensioni | 27 × 16 × 2 cm |
Autore | Giorgio Daidola |
Anno di pubblicazione | 2025 |
Confezione | cartonato con dorso tondo |
Carta | usomano 140 gr |
Fotografie | colori |
Numero pagine | 352 |
Formato | 18×21 cm |
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