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Il numero 14 di marzo 2021 della rivista Alvento.
224 pagine dedicate allo spirito di avventura, alla voglia di fuggire e di mettersi in gioco. Che sia in una corsa, nella vita di tutti i giorni, in ambito lavorativo o familiare. Ma sempre con una bicicletta come protagonista.
foto di copertina © Jered Gruber
#alvento

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Descrizione

Da te stesso non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx. 

Vero: chi siamo noi per dissentire da quel ragazzo con la sigaretta in bocca e dai suoi credo confessati a un microfono su Radiofreccia?
Vero anche, però, che la bici e la fuga sono da sempre in simbiosi: nata la bici, nato il desiderio di usarla per fuggire, per prendere lo slancio, per lanciarsi. Da un gruppo, da un luogo, da una condizione; e non serve nemmeno avere le gambe del Cannibale per farlo.
Ecco quattordici esempi:

Quando da piccolo togli le rotelle e riesci a fare 50 metri in equilibrio. Ancora non lo sai, ma quella fuga dalla gravità ti cambierà la vita per sempre.
Quando al lavoro è una merda e non riesci a pensare ad altro. Pedali agganciati, fuori soglia, vista annebbiata. Non ti ricordi più neanche come ti chiami, figurati se ti vengono i mente i problemi in ufficio.
Quando tagli il traguardo di quell’evento che sei mesi prima ti sembrava impossibile ed è come se fossi scappato dai tuoi limiti.
Quando parti per un viaggio in bici pianificando i dettagli. Al giorno due salta tutto (sempre) e scopri che è proprio fuori da queste costrizioni che inizia il viaggio vero.
Quando hai passato una vita da stradista e ti convinci a scappare su un sentiero, su una strada bianca, da qualche parte dove al massimo puoi incrociare un trattore o una Panda 4×4.
Quando in una gara di ultracycling sei in bici da tre giorni. Cambia tutto: valori fisiologici, appetito, pensieri. Una specie di fuga da tutto quello che pensavi di sapere di te stesso.
Quando da bambino suonavi i campanelli degli sconosciuti: si scappava sempre in bicicletta.
Quando all’orizzonte non vedi nessuno, nell’aria solo il tuo respiro. Fuga dall’umanità: non esiste più nessuno al di fuori di te. Non so voi, ma io in questi casi urlo forte, più forte che posso.
Quando esci per la prima volta con una ragazza in bicicletta. Esiste un azzardo più grande di un primo appuntamento in calzamaglia? Di buono c’è che se poi ti riscrive, forse le piaci davvero.
Quando – giustamente – devi negoziare le tue uscite in bici con la fidanzata, con il marito o con la famiglia. Quelle tre ore prendono il sapore della fuga organizzata e il gusto della conquista.
Quando il traffico è bloccato e tu sei in bicicletta.
Quando in gruppo non ci vuoi più stare. Giù due denti e scatto secco; anche se manca troppo, anche se dall’ammiraglia non sono d’accordo.
Quando ne hai abbastanza delle convenzioni. Può essere che non ti depili le gambe per due mesi o che sei l’unico con la mountain bike in mezzo a un gruppo di bici da strada.
Quando sai che basta agganciare i piedi e sei già in un altro mondo. E tutto il resto può anche aspettare.

[testo di Federico Damiani]

Fuggire è il tema di #Alvento14

Conservare in luogo fresco e ventilato. Leggere con moderazione, crea dipendenza.

Foto di copertina: Jered Gruber

Informazioni aggiuntive
Peso 0,7 kg
Dimensioni 28,5 × 23 × 0,6 cm
Mese

marzo

Anno di pubblicazione

2021

Numero di pagine

224

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