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La storia de La Locomotiva Umana, uno dei primi campioni del ciclismo adorati dalla folla, nonché prima maglia Rosa del Giro d’Italia.
Scritta da due maestri della narrazione sportiva come Claudio Gregori e Marco Pastonesi.

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Traduzione di Gino Cervi, art direction Tundra.


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Descrizione

Passista, inseguitore, cronoman, Learco Guerra negli anni Trenta è stato il corridore italiano più amato dai tifosi: su di lui riversarono l’affetto e la passione popolare che non seppero destinare al suo grande rivale, Alfredo Binda, lucido, freddo e scientifico.
Un Mondiale (1931, a cronometro), un Giro d’Italia (1934), una Milano-Sanremo (1933), un Giro di Lombardia (1934) e, ancora, due volte secondo al Tour de France (1930, 1933), e due volte secondo al Mondiale (1930 e 1934), più un’ottantina di corse vinte sempre come se andasse all’assalto del traguardo: d’impeto, di potenza, di prepotenza.
Nasce così il mito de La Locomotiva umana: «Quello lì va come un treno». Gran complimento andare come un treno quando invece si hanno due ruote sottili a trazione umana. Rapportone, ventre a terra, e giù a mulinare, a spadellare, a pistonare. Poi, ritiratosi dalle corse, a partire dal 1945, come direttore sportivo Guerra apre la strada alle numerose vittorie di campioni stranieri come Hugo Koblet, Charly Gaul, Federico Bahamontes e Rik Van Looy.
A centovent’anni dalla nascita (15 ottobre 1902), Claudio Gregori e Marco Pastonesi, due firme eccellenti del giornalismo sportivo italiano, raccontano l’appassionante vicenda biografica de Il grande Guerra.

Art direction Tundra.

«Learco Guerra può vantare  una popolarità quale mai forse un corridore ha goduto.
Milioni e milioni di persone  si sono schierate lungo le vie  di tutta Italia per incitarlo 
e per acclamarlo»

Orio Vergani, Il Corriere della Sera, 11 giugno 1934.

Informazioni aggiuntive
Peso 0,6 kg
Dimensioni 27 × 16 × 2,5 cm
Autore

Claudio Gregori, Marco Pastonesi

Anno di pubblicazione

2022

Confezione

brossura con alette

Carta

usomano avoriata 100 grammi

Numero di pagine

248

Formato

13 x 20 cm

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