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Il numero cinque della rivista di ciclismo Alvento.
Approfondimenti, storie, dietro le quinte.
Un modo tutto nostro di raccontare il ciclismo!


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Descrizione

IT NEVER GETS EASIER, YOU JUST GO FASTER (Greg LeMond).

Ecco i principali contenuti del numero 5 (giugno/luglio) della rivista Alvento:

Giulio Ciccone sta per valicare il GPM sul Mortirolo. È a tutta, scansiona l’aria a bocca aperta in cerca di ossigeno. Piove forte ed è in testa alla tappa, Hirt lo segue di qualche metro. Chiara Redaschi, che ha scattato questa foto, è poco più avanti di loro.

«Quando ho scattato mi tremavano le mani. Dopo che sono passati lui e Hirt, mi veniva da piangere».
Questa è la fotografia di copertina di Alvento #5.

 

– Il Binda
Un caso unico nel panorama del ciclismo femminile. Una classica che ogni anno regala spettacolo. «Se si dovesse azzardare un paragone con una classica rinomata del ciclismo italiano, il Binda sarebbe inevitabilmente la Sanremo del calendario femminile. Non il Giro di Lombardia, come il territorio porterebbe a pensare, bensì la Classicissima, che si corre esattamente il giorno prima del Binda. Con la Sanremo il Trofeo Binda condivide l’irrompere della primavera, la stagione che deve ancora delinearsi eppure già assegna i primi verdetti, la tensione del finale aperto a più soluzioni». Parole di Filippo Cauz, foto di Tornanti.cc. 

– «Er is Mathieu»
Questa non è la cronaca di una gara, nemmeno un racconto. È semplicemente la testimonianza dell’atteraggio su questo pianeta di Mathieu van Der Poel.

– Il Fiandre è una centrifuga
Alessandro Autieri ci porta nelle pieghe del trionfo di Alberto bettiol al Giro delle Fiandre.

– (Il trofeo) senza fine
Quali scegliereste se vi chiedessero di usare tre immagini per rappresentare il Giro d’Italia appena concluso?

– Roglic era un ciclista come tutti noi
Non è riuscito a vincere il Giro, ma ci è andato vicino. E fino a qualche anno fa gareggiava nelle granfondo. Carlo Beretta ci aiuta a ripercorrere l’ascesa pazzesca del ciclista sloveno.

– La gran storia del primo Giro d’Italia
Mettetevi comodi, immaginate un cinema muto, in bianco e nero. Gabriele Gargantini vi farà rivivere la prima edizione del Giro d’Italia come essere seduti lì, ad assistere all’evento.

– C’è solo una Gabba
Ci sono prodotti che cambiano le abitudini di chi va in bici. La gabba, giacca antivento nata dall’intuizione di Gabriel Rasch e sviluppato da Castelli, è uno di quelli.

– Pedalare (e bere vino) in Borgogna
C’è chi a Digione va per degustare il vino e per mangiare bene. Noi ci siamo andati per visitare la fabbrica di Lapierre e per pedalare con i suoi dipendenti.

– Biking Man
1.050 chilometri e 7.200 metri di dislivello. In Oman. Questa è solo una delle tappe di Biking man, il circuito di gare ultracycling che attira sempre più partecipanti da tutto il mondo.

– Chiedilo al vento
Bikepacking alle isole Fær Øer, un’avventura da provare. Magari con partenza dalla Danimarca e successivo sbarco in Islanda.

– Bamboo bike
Primo atto del viaggio alla ricerca dei produttori delle mitiche biciclette africane con il telaio in bambù. Torneremo sull’argomento…

– Venetogravel
Una fantastica avventura di 690 km in giro per il Veneto, con una bici gravel.

E poi c’è tanto altro: racconti, profili, recensioni, bellissime foto. Una grafica curatissima e una copertina d’autore.

Informazioni aggiuntive
Peso 0,7 kg
Dimensioni 28,5 × 23 × 0,6 cm
Mese

giugno

Anno di pubblicazione

2019

Numero di pagine

160

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